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MotoGP, dopo Aragon le rivelazioni di Valentino Rossi: “Ho corso senza infiltrazioni, nè camera iperbarica”

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Valentino Rossi ad Aragon nonostante la gamba operata per la frattura di tibia e perone, si è battuto come un leone: contro tutti. Prima per tentare l’impossibile, il podio; poi per difendere un quinto posto impensabile fino a qualche giorno prima. E oggi il Dottore ha commentato: “E’ stato un bel weekend, era giusto correre”. Ricordiamo che l’ultima volta che si era fratturato tibia e perone della gamba destra nel 2010, cadendo durante le prove libere al Mugello, il centauro pesarese era stato costretto a saltare altre tre gare oltre al Gran premio d’Italia. Rientrò al Sachsenring, 43 giorni dopo il brutto incidente; anche allora tornò con le stampelle. Stavolta, però, la frattura era scomposta ma non esposta e questo ha dato un’accelerata verso il ritorno in pista. 

Le cure del Dottore. Rossi intanto, dopo aver mostrato le ferite ai folli scettici,  chiarisce un altro dubbio riguardo alla camera iperbarica: terapia cui si era sottoposto dopo l’infortunio di sette anni fa: “Nel 2010 l’avevo fatta perché mi era stato detto che questa terapia avrebbe ridotto la probabilità di un’infezione. In quel momento avevo una frattura scomposta, questa volta no. È stato un trattamento importante allora. Sette anni fa si diceva che anche questa camera avrebbe accelerato la guarigione dell’osso. Nel frattempo questa teoria è stata smentita e per questo ho rinunciato. Sono stato contento perché in quella camera non c’è un buon feeling, non la raccomando a nessuno”. Nei 24 giorni successivi all’infortunio e al conseguente intervento, le condizioni del campione di Tavullia sono andate progressivamente migliorando e quindi durante il fine settimana non è stato necessario il ricorso a nessun trattamento in particolare. Il dottor Angel Charte (responsabile medico della MotoGP insieme al dottor Xavier Mir) ha precisato: “Valentino è stato sottoposto ad un trattamento antinfiammatorio e fisioterapico. Non è stata necessaria alcuna infiltrazione. Rossi non ha avuto mai infiltrazioni durante il weekend. Andrà sempre meglio, i risultati ottenuti in questo fine settimana sono evidenti”.

Vale: “Fossi stato bene avrei sicuramente centrato il podio ad Aragon”. Valentino non è certo il primo pilota a ottenere un grande risultato nonostante una frattura, ma il terzo posto in griglia e il quinto in gara sono un risultato assolutamente incredibile e il Dottore a tal proposito rivela: “La distanza della gara è già abbastanza faticosa se sei in forma. E naturalmente negli ultimi sette e otto giri ho sofferto. La tabella diceva che avevo quattro avversari dietro e li vedevo anche sui maxi schermi, ho pensato che se mollavo sarei finito decimo. Così ho fatto tutto quello che potevo per portare a casa il miglior risultato possibile. Alla fine ero davvero stanco, come ho detto: ero cotto”. Poi Vale aggiunge: “Questo maledetto infortunio mi ha dato fastidio fin dal primo giorno: innanzitutto perché non mi ha permesso di correre la gara di Misano e poi perché ha ridotto a quasi zero le mie possibilità di vincere il titolo iridato. Senza questo infortunio avrei potuto lottare fino alla fine del Mondiale. A Silverstone ero in buona forma. Ma, come si dice? ‘Shit happens’. Se fossi stato in forma, sarei salito sul podio, magari da vincitore. Ero a pochi secondi ma la seconda metà della gara per noi della Yamaha rimane comunque un problema. Al momento, Ducati e Honda sono migliori in questo. Dobbiamo lavorare”. Si riparte il 15 ottobre da Motegi, GP del Giappone. 

 

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